Compositi a base di grafene per batterie al litio mediante spray drying
Mini Spray Dryer B-290

Il grafene, un materiale sottile a reticolo esagonale, ha attirato un grande interesse della ricerca da quando è stato riportato per la prima volta nel 2004 da Andre Geim e Konstantin Novoselov all'Università di Manchester. Con questo lavoro, i due ricercatori hanno ricevuto il premio Nobel per la fisica. Il grafene ha molte caratteristiche interessanti come l'elevata conducibilità elettrica, le proprietà meccaniche superiori, l'eccellente tolleranza chimica e l'ampia superficie. La superficie specifica teorica è di 2.630 m2/g che è molto più grande del nero di carbonio (tipicamente minore di 900 m2/g) o dei nanotubi di carbonio (da 100 a 1.000 m2/g). I suoi punti di forza rendono il grafene come un composito funzionale per le batterie ricaricabili agli ioni di litio (LIB). Le LIB sono il tipo comune di sistemi di stoccaggio dell'energia, tuttavia, nella situazione attuale mostrano una conducibilità elettrica relativamente bassa e una breve durata del ciclo. Al fine di migliorare le prestazioni delle batterie agli ioni di litio, molta ricerca si è concentrata sullo sviluppo di materiali anodici e catodici. Sono stati preparati vari compositi a base di grafene, come TiO2/grafene, Co3O4/grafene, SnO2/grafene, Co(OH)2/grafene, Mn3O4/grafene, Li4Ti5O12/grafene, Fe3O4/grafene, LiFePO4/grafene, ecc, in questa nota applicativa, verrà evidenziato il passaggio importante per ottenere compositi a base di grafene utilizzando il Mini Spray Dryer BUCHI.